Rize Griche: il portale del grico 🇬🇷
I verbi: la coniugazione.

La flessione dei verbi grichi
Inserire il verbo
Attiva:
Passiva:
Media:
Verbo:
Indicativo
Presente
evòpolemòiofatico
esùpolemà(s)
cinopolemà
emìpolemùme
esipolemùte - àte
cinipolemùne

Aoristo (passato prossimo e remoto)
evòpolèmisaiofaticai
esùpolèmise(s)
cinopolèmise
emìpolemìsamo
esipolemìsato
cinipolemìsane
Imperfetto
evòpolèmona - oneiofaticavo
esùpolèma(s)
cinopolèma
emìpolemùsamo
esipolemùsato
cinipolemùsane

Trapassato
evòìkha polemìsontaio avevo faticato
esùìkhe(s) polemìsonta
cinoìkhe polemìsontaegli ebbe faticato
emììkhamo polemìsonta
esiìkhato polemìsonta
ciniìkhane polemìsonta
Congiuntivo
Presente
napolemìso evòcheio fatichi
napolemìsi(s) esù
napolemìsi cino
napolemìsome emì
napolemìsete esi
napolemìsune cini

Trapassato
*kaevò ìkha polemìsontache io avessi faticato
kaesù ìkhe(s) polemìsonta
naìkhe polemìsonta cino
naìkhamo polemìsonta emì
naìkhato polemìsonta esi
na ìkhane polemìsonta cini
Imperfetto
napolèmona - one evòcheio faticassi
napolèma(s) esù
napolèma cino
napolemùsamo emì
napolemùsato esi
napolemùsane cini

Passato
naìme|èkho polemimmèna evò che io abbia faticato
naìse|èkhi(s) polemimmèna esù
naè(kh)i polemimmèna cino
naìmesta|èkhome polemimmèna emì
naìsesta|èkhete polemimmèna esi
naèkhune polemimmèna cini
Condizionale
Imperativo
Imperfetto
evòpolèmona - oneiofaticherei
esùpolèma(s)
cinopolèma
emìpolemùsamo
esipolemùsato
cinipolemùsane


Trapassato
evòìkha polemìsontaio avrei faticato
esùìkhe(s) polemìsonta
cinoìkhe polemìsontaegli avrebbe faticato
emììkhamo polemìsonta
esiìkhato polemìsonta
ciniìkhane polemìsonta
Imperativo
polèmapolèmiso esù fatica tu
aspolemìsi
polemùme
polemìsete
aspolemìsune

Gerundio
Presentez
polemòntafaticando
passato
polemìsontaavendo faticato

Participio
polemimmènofaticato

Perfetto (passato prossimo)
ime | èkho polemimmèna ho faticato

infinito
polemìsifaticare


Note


E' possibile coniugare anche verbi non presenti nella tabella dei verbi, in questi casi la coniugazione avviene per analogia e non ci sarà nessuna indicazione della coniugazione in italiano.

Se il verbo ha più significati verrà coniugato il primo di essi presente nella tabella dei verbi.
Le voci dei verbi poco usati o non più usati di cui non è possibile riscontrare tutte le voci, vengono coniugati per analogia.

Coniugazione media:
Inserire il verbo e selezionare l'opzione "media", es.: sianònno con l'opzione "media" sarà coniugato sianònnome;
oppure inserire direttamente "sianònnome".
In alcuni casi è utilizzabile soltanto la seconda opzione, ovvero inserire il verbo direttamente nella "forma media".

In alcuni casi nella prima persona singolare viene indicata più di una flessione. Anche se non idicata, la flessione vale per tutte le voci verbali che si rifanno a quella costruzione, p. e.: per "dìome = mi do", l'aoristo viene costruito con la forma "dòft-imo", ma nella prima persona viene indicato anche "edòs-imo", ciò vuol dire che tutte le voci verbali che si rifanno a all'aoristo ammettono come radice oltre che "doft", anche "dos": edosìmo , edosi..., na dosò, ..., dosònta, ecc.

Se il verbo inizia con un aumento, la "e" viene tolta, es: se si inserisce "epào" viene coniugato "pào".
Tuttavia, anche se nella tabella di norma non è indicato, si tenga presente che è abbastanza frequente l'uso dell'aumento in particolare nell'imperfetto e nell'aoristo soprattutto nelle persone del singolare, es.: efònasa - (e)fonàsamo.

Passato prossimo (perfetto):
- in alcuni paesi si costruisce col verbo avere, es: ekho pimèna, in altri (Martano) col verbo essere, es: ime pimèna.
- In alcuni casi vengono indicati più di un participio (es: mattemmèno - masomèno), in questi casi anche la flessione del primo termine è in "a", anche se riportata in "o".
Es: ime | ekho mattemmèna - masomèna.

*Nel trapassato del congiuntivo, ma vale anche per il passato, vengono indicate due possibbili costruzioni, che non sono equivalenti, con "ka" e con "na", es: pùru ka cìno to ìkhe meletìsonta... = anche se (che) lui lo avesse letto ...; na ìkhe meletìsonta cìo! = avesse letto (studiato) lui!

La seconda persona dell'imperativo termina con "o", ma se la voce è bisilabe di regola esce in "e", non di rado coesiste anche una forma in "a" con la radice del presente, es: àmposo - àmpa - 'mpòse

Nei verbi "eo", di origine italiana e a volte anche quelli grichi prevale un imperativo in "a" ed un participio in "a(t)o". Es:
fermèo:
imperativo: ferma; participio: fermào;
latrèo:
imperativo: latra; participio: latrào.

L'infinito è usato soltanto con il verbo sozo (potere) rarissimamente con il verbo telo. Es: sozo pai, ìsoza mini, sòzonta fai = posso andare, potevo aspettare, potendo mangiare. È usato anche come sostantivo, es: to fai guaddhi o guai = il magiare toglie i guai. Negli altri casi si ricorre al congiuntivo, es: devo mangiare, vogliamo bere = enghizi oppure enna fao, telome na pìome; per andare a Lecce = na pao oppure na pame es Luppiu. Per l' infinito usato come esortazione o comando si usa l'imperativo, es: camminare, andare via! = pretìsete, apate apode!

2012-2024
© www.rizegrike.com