Rize Griche: il portale del grico 🇬🇷
I verbi: la coniugazione.

La flessione dei verbi grichi
Inserire il verbo
Attiva:
Passiva:
Media:
Verbo:
Indicativo
Presente
evòpàoiovado
esùpài(s) - pas
cinopài
emìpàme
esipàte
cinipàne

Aoristo (passato prossimo e remoto)
evòepìrtaioandai
esùepìrte(s)
cinoepìrte
emìepìrtamo
esiepirtato
ciniepìrtane
Imperfetto
evòìpia - ìbbiaioandavo
esùìpie(s)
cinoìpie
emìepìamo
esiepìato
ciniepìane

Trapassato
evòìkha pa(o)ntaio ero andato
esùìkhe(s) pa(o)nta
cinoìkhe pa(o)ntaegli fu andato
emììkhamo pa(o)nta
esiìkhato pa(o)nta
ciniìkhane pa(o)nta
Congiuntivo
Presente
napào evòcheio vada
napài(s) esù
napài cino
napàme emì
napàte esi
napàne cini

Trapassato
*kaevò ìkha pa(o)ntache io fossi andato
kaesù ìkhe(s) pa(o)nta
naìkhe pa(o)nta cino
naìkhamo pa(o)nta emì
naìkhato pa(o)nta esi
na ìkhane pa(o)nta cini
Imperfetto
naìpia - ìbbia evòcheio andassi
naìpie(s) esù
naìpie cino
naepìamo emì
naepìato esi
naepìane cini

Passato
naìme|èkho pamèna evò che io sia andato
naìse|èkhi(s) pamèna esù
naè(kh)i pamèna cino
naìmesta|èkhome pamèna emì
naìsesta|èkhete pamèna esi
naèkhune pamèna cini
Condizionale
Imperativo
Imperfetto
evòìpia - ìbbiaioandrei
esùìpie(s)
cinoìpie
emìepìamo
esiepìato
ciniepìane


Trapassato
evòìkha pa(o)ntaio sarei andato
esùìkhe(s) pa(o)nta
cinoìkhe pa(o)ntaegli sarebbe andato
emììkhamo pa(o)nta
esiìkhato pa(o)nta
ciniìkhane pa(o)nta
Imperativo
àmo - àmone esù vai tu
aspài
pàme
apàte - amàte
aspàne

Gerundio
Presentez
pàontaandando
passato
pa(o)ntaessendo andato

Participio
pamènoandato

Perfetto (passato prossimo)
ime | èkho pamèna sono andato

infinito
pàiandare


Note


E' possibile coniugare anche verbi non presenti nella tabella dei verbi, in questi casi la coniugazione avviene per analogia e non ci sarà nessuna indicazione della coniugazione in italiano.

Se il verbo ha più significati verrà coniugato il primo di essi presente nella tabella dei verbi.
Le voci dei verbi poco usati o non più usati di cui non è possibile riscontrare tutte le voci, vengono coniugati per analogia.

Coniugazione media:
Inserire il verbo e selezionare l'opzione "media", es.: sianònno con l'opzione "media" sarà coniugato sianònnome;
oppure inserire direttamente "sianònnome".
In alcuni casi è utilizzabile soltanto la seconda opzione, ovvero inserire il verbo direttamente nella "forma media".

In alcuni casi nella prima persona singolare viene indicata più di una flessione. Anche se non idicata, la flessione vale per tutte le voci verbali che si rifanno a quella costruzione, p. e.: per "dìome = mi do", l'aoristo viene costruito con la forma "dòft-imo", ma nella prima persona viene indicato anche "edòs-imo", ciò vuol dire che tutte le voci verbali che si rifanno a all'aoristo ammettono come radice oltre che "doft", anche "dos": edosìmo , edosi..., na dosò, ..., dosònta, ecc.

Se il verbo inizia con un aumento, la "e" viene tolta, es: se si inserisce "epào" viene coniugato "pào".
Tuttavia, anche se nella tabella di norma non è indicato, si tenga presente che è abbastanza frequente l'uso dell'aumento in particolare nell'imperfetto e nell'aoristo soprattutto nelle persone del singolare, es.: efònasa - (e)fonàsamo.

Passato prossimo (perfetto):
- in alcuni paesi si costruisce col verbo avere, es: ekho pimèna, in altri (Martano) col verbo essere, es: ime pimèna.
- In alcuni casi vengono indicati più di un participio (es: mattemmèno - masomèno), in questi casi anche la flessione del primo termine è in "a", anche se riportata in "o".
Es: ime | ekho mattemmèna - masomèna.

*Nel trapassato del congiuntivo, ma vale anche per il passato, vengono indicate due possibbili costruzioni, che non sono equivalenti, con "ka" e con "na", es: pùru ka cìno to ìkhe meletìsonta... = anche se (che) lui lo avesse letto ...; na ìkhe meletìsonta cìo! = avesse letto (studiato) lui!

La seconda persona dell'imperativo termina con "o", ma se la voce è bisilabe di regola esce in "e", non di rado coesiste anche una forma in "a" con la radice del presente, es: àmposo - àmpa - 'mpòse

Nei verbi "eo", di origine italiana e a volte anche quelli grichi prevale un imperativo in "a" ed un participio in "a(t)o". Es:
fermèo:
imperativo: ferma; participio: fermào;
latrèo:
imperativo: latra; participio: latrào.

L'infinito è usato soltanto con il verbo sozo (potere) rarissimamente con il verbo telo. Es: sozo pai, ìsoza mini, sòzonta fai = posso andare, potevo aspettare, potendo mangiare. È usato anche come sostantivo, es: to fai guaddhi o guai = il magiare toglie i guai. Negli altri casi si ricorre al congiuntivo, es: devo mangiare, vogliamo bere = enghizi oppure enna fao, telome na pìome; per andare a Lecce = na pao oppure na pame es Luppiu. Per l' infinito usato come esortazione o comando si usa l'imperativo, es: camminare, andare via! = pretìsete, apate apode!

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