Rize Griche: il portale del grico 🇬🇷
I verbi: la coniugazione.

La flessione dei verbi grichi
Inserire il verbo
Attiva:
Passiva:
Media:
Verbo:
Indicativo
Presente
evòmbriakònnoioubriaco
esùmbriakònni(s)
cinombriakònni
emìmbriakònnome
esimbriakònnete
cinimbriakònnune

Aoristo (passato prossimo e remoto)
evòmbriàkosaioubriacai
esùmbriàkose(s)
cinombriàkose
emìmbriakòsamo
esimbriakòsato
cinimbriakòsane
Imperfetto
evòmbriàkonnaioubriacavo
esùmbriàkonne(s)
cinombriàkonne
emìmbriakònnamo
esimbriakònnato
cinimbriakònnane

Trapassato
evòìkha mbriakòsontaio avevo ubriacato
esùìkhe(s) mbriakòsonta
cinoìkhe mbriakòsontaegli ebbe ubriacato
emììkhamo mbriakòsonta
esiìkhato mbriakòsonta
ciniìkhane mbriakòsonta
Congiuntivo
Presente
nambriakòso evòcheio ubriachi
nambriakòsi(s) esù
nambriakòsi cino
nambriakòsome emì
nambriakòsete esi
nambriakòsune cini

Trapassato
*kaevò ìkha mbriakòsontache io avessi ubriacato
kaesù ìkhe(s) mbriakòsonta
naìkhe mbriakòsonta cino
naìkhamo mbriakòsonta emì
naìkhato mbriakòsonta esi
na ìkhane mbriakòsonta cini
Imperfetto
nambriàkonna evòcheio ubriacassi
nambriàkonne(s) esù
nambriàkonne cino
nambriakònnamo emì
nambriakònnato esi
nambriakònnane cini

Passato
naìme|èkho mbriakomèna evò che io abbia ubriacato
naìse|èkhi(s) mbriakomèna esù
naè(kh)i mbriakomèna cino
naìmesta|èkhome mbriakomèna emì
naìsesta|èkhete mbriakomèna esi
naèkhune mbriakomèna cini
Condizionale
Imperativo
Imperfetto
evòmbriàkonnaioubriacherei
esùmbriàkonne(s)
cinombriàkonne
emìmbriakònnamo
esimbriakònnato
cinimbriakònnane


Trapassato
evòìkha mbriakòsontaio avrei ubriacato
esùìkhe(s) mbriakòsonta
cinoìkhe mbriakòsontaegli avrebbe ubriacato
emììkhamo mbriakòsonta
esiìkhato mbriakòsonta
ciniìkhane mbriakòsonta
Imperativo
mbriàkambriàkoso esù ubriaca tu
asmbriakòsi
mbriakònnome
mbriakòsete
asmbriakòsune

Gerundio
Presentez
mbriakònnontaubriacando
passato
mbriakòsontaavendo ubriacato

Participio
mbriakomènoubriacato

Perfetto (passato prossimo)
ime | èkho mbriakomèna ho ubriacato

infinito
mbriakòsiubriacare



Forma Passiva

evòime mbriakomènoio sono ubriacato
evòìmona mbriakomènoioero ubriacato
evòìrta mbriakomènoio venni ubriacato
na ìme mbriakomèno evòcheio sia ubriacato
evòìme stammèna mbriakomènoiosono stato ubriacato
evòìkha stasònta mbriakomènoioero stato ubriacato


Note


Nella costruzione del passivo si è usato il verbo essere (ìme), tranne che per il passato in cui è stato usato il verbo venire (èrkome). Può succedere, quindi, che il participio possa interpretarsi come un attributo del soggetto. Le interpretazioni sono esatte in entrambi i casi. Es.: evò ìme vaftimèno = sono (vengo) battezzato (forma passiva); evò ìme vaftimèni = io sono battezzata (predicato nominale).
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E' possibile coniugare anche verbi non presenti nella tabella dei verbi, in questi casi la coniugazione avviene per analogia e non ci sarà nessuna indicazione della coniugazione in italiano.

Se il verbo ha più significati verrà coniugato il primo di essi presente nella tabella dei verbi.
Le voci dei verbi poco usati o non più usati di cui non è possibile riscontrare tutte le voci, vengono coniugati per analogia.

Coniugazione media:
Inserire il verbo e selezionare l'opzione "media", es.: sianònno con l'opzione "media" sarà coniugato sianònnome;
oppure inserire direttamente "sianònnome".
In alcuni casi è utilizzabile soltanto la seconda opzione, ovvero inserire il verbo direttamente nella "forma media".

In alcuni casi nella prima persona singolare viene indicata più di una flessione. Anche se non idicata, la flessione vale per tutte le voci verbali che si rifanno a quella costruzione, p. e.: per "dìome = mi do", l'aoristo viene costruito con la forma "dòft-imo", ma nella prima persona viene indicato anche "edòs-imo", ciò vuol dire che tutte le voci verbali che si rifanno a all'aoristo ammettono come radice oltre che "doft", anche "dos": edosìmo , edosi..., na dosò, ..., dosònta, ecc.

Se il verbo inizia con un aumento, la "e" viene tolta, es: se si inserisce "epào" viene coniugato "pào".
Tuttavia, anche se nella tabella di norma non è indicato, si tenga presente che è abbastanza frequente l'uso dell'aumento in particolare nell'imperfetto e nell'aoristo soprattutto nelle persone del singolare, es.: efònasa - (e)fonàsamo.

Passato prossimo (perfetto):
- in alcuni paesi si costruisce col verbo avere, es: ekho pimèna, in altri (Martano) col verbo essere, es: ime pimèna.
- In alcuni casi vengono indicati più di un participio (es: mattemmèno - masomèno), in questi casi anche la flessione del primo termine è in "a", anche se riportata in "o".
Es: ime | ekho mattemmèna - masomèna.

*Nel trapassato del congiuntivo, ma vale anche per il passato, vengono indicate due possibbili costruzioni, che non sono equivalenti, con "ka" e con "na", es: pùru ka cìno to ìkhe meletìsonta... = anche se (che) lui lo avesse letto ...; na ìkhe meletìsonta cìo! = avesse letto (studiato) lui!

La seconda persona dell'imperativo termina con "o", ma se la voce è bisilabe di regola esce in "e", non di rado coesiste anche una forma in "a" con la radice del presente, es: àmposo - àmpa - 'mpòse

Nei verbi "eo", di origine italiana e a volte anche quelli grichi prevale un imperativo in "a" ed un participio in "a(t)o". Es:
fermèo:
imperativo: ferma; participio: fermào;
latrèo:
imperativo: latra; participio: latrào.

L'infinito è usato soltanto con il verbo sozo (potere) rarissimamente con il verbo telo. Es: sozo pai, ìsoza mini, sòzonta fai = posso andare, potevo aspettare, potendo mangiare. È usato anche come sostantivo, es: to fai guaddhi o guai = il magiare toglie i guai. Negli altri casi si ricorre al congiuntivo, es: devo mangiare, vogliamo bere = enghizi oppure enna fao, telome na pìome; per andare a Lecce = na pao oppure na pame es Luppiu. Per l' infinito usato come esortazione o comando si usa l'imperativo, es: camminare, andare via! = pretìsete, apate apode!

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