Rize Griche: il portale del grico 🇬🇷
I verbi: la coniugazione.

La flessione dei verbi grichi
Inserire il verbo
Attiva:
Passiva:
Media:
Verbo:
Indicativo
Presente
evòapantìzoiorispondo
esùapantìzi(s)
cinoapantìzi
emìapantìzome
esiapantìzete
ciniapantìzune

Aoristo (passato prossimo e remoto)
evòapàntisaiorisposi
esùapàntise(s)
cinoapàntise
emìapantìsamo
esiapantìsato
ciniapantìsane
Imperfetto
evòapàntizaiorispondevo
esùapàntize(s)
cinoapàntize
emìapantìzamo
esiapantìzato
ciniapantìzane

Trapassato
evòìkha apantìsontaio avevo risposto
esùìkhe(s) apantìsonta
cinoìkhe apantìsontaegli ebbe risposto
emììkhamo apantìsonta
esiìkhato apantìsonta
ciniìkhane apantìsonta
Congiuntivo
Presente
naapantìso evòcheio risponda
naapantìsi(s) esù
naapantìsi cino
naapantìsome emì
naapantìsete esi
naapantìsune cini

Trapassato
*kaevò ìkha apantìsontache io avessi risposto
kaesù ìkhe(s) apantìsonta
naìkhe apantìsonta cino
naìkhamo apantìsonta emì
naìkhato apantìsonta esi
na ìkhane apantìsonta cini
Imperfetto
naapàntiza evòcheio rispondessi
naapàntize(s) esù
naapàntize cino
naapantìzamo emì
naapantìzato esi
naapantìzane cini

Passato
naìme|èkho apantimmèna evò che io abbia risposto
naìse|èkhi(s) apantimmèna esù
naè(kh)i apantimmèna cino
naìmesta|èkhome apantimmèna emì
naìsesta|èkhete apantimmèna esi
naèkhune apantimmèna cini
Condizionale
Imperativo
Imperfetto
evòapàntizaiorisponderei
esùapàntize(s)
cinoapàntize
emìapantìzamo
esiapantìzato
ciniapantìzane


Trapassato
evòìkha apantìsontaio avrei risposto
esùìkhe(s) apantìsonta
cinoìkhe apantìsontaegli avrebbe risposto
emììkhamo apantìsonta
esiìkhato apantìsonta
ciniìkhane apantìsonta
Imperativo
apàntiso esù rispondi tu
asapantìsi
apantìzome
apantìsete
asapantìsune

Gerundio
Presentez
apantìzontarispondendo
passato
apantìsontaavendo risposto

Participio
apantimmènorisposto

Perfetto (passato prossimo)
ime | èkho apantimmèna ho risposto

infinito
apantìsirispondere


Note


E' possibile coniugare anche verbi non presenti nella tabella dei verbi, in questi casi la coniugazione avviene per analogia e non ci sarà nessuna indicazione della coniugazione in italiano.

Se il verbo ha più significati verrà coniugato il primo di essi presente nella tabella dei verbi.
Le voci dei verbi poco usati o non più usati di cui non è possibile riscontrare tutte le voci, vengono coniugati per analogia.

Coniugazione media:
Inserire il verbo e selezionare l'opzione "media", es.: sianònno con l'opzione "media" sarà coniugato sianònnome;
oppure inserire direttamente "sianònnome".
In alcuni casi è utilizzabile soltanto la seconda opzione, ovvero inserire il verbo direttamente nella "forma media".

In alcuni casi nella prima persona singolare viene indicata più di una flessione. Anche se non idicata, la flessione vale per tutte le voci verbali che si rifanno a quella costruzione, p. e.: per "dìome = mi do", l'aoristo viene costruito con la forma "dòft-imo", ma nella prima persona viene indicato anche "edòs-imo", ciò vuol dire che tutte le voci verbali che si rifanno a all'aoristo ammettono come radice oltre che "doft", anche "dos": edosìmo , edosi..., na dosò, ..., dosònta, ecc.

Se il verbo inizia con un aumento, la "e" viene tolta, es: se si inserisce "epào" viene coniugato "pào".
Tuttavia, anche se nella tabella di norma non è indicato, si tenga presente che è abbastanza frequente l'uso dell'aumento in particolare nell'imperfetto e nell'aoristo soprattutto nelle persone del singolare, es.: efònasa - (e)fonàsamo.

Passato prossimo (perfetto):
- in alcuni paesi si costruisce col verbo avere, es: ekho pimèna, in altri (Martano) col verbo essere, es: ime pimèna.
- In alcuni casi vengono indicati più di un participio (es: mattemmèno - masomèno), in questi casi anche la flessione del primo termine è in "a", anche se riportata in "o".
Es: ime | ekho mattemmèna - masomèna.

*Nel trapassato del congiuntivo, ma vale anche per il passato, vengono indicate due possibbili costruzioni, che non sono equivalenti, con "ka" e con "na", es: pùru ka cìno to ìkhe meletìsonta... = anche se (che) lui lo avesse letto ...; na ìkhe meletìsonta cìo! = avesse letto (studiato) lui!

La seconda persona dell'imperativo termina con "o", ma se la voce è bisilabe di regola esce in "e", non di rado coesiste anche una forma in "a" con la radice del presente, es: àmposo - àmpa - 'mpòse

Nei verbi "eo", di origine italiana e a volte anche quelli grichi prevale un imperativo in "a" ed un participio in "a(t)o". Es:
fermèo:
imperativo: ferma; participio: fermào;
latrèo:
imperativo: latra; participio: latrào.

L'infinito è usato soltanto con il verbo sozo (potere) rarissimamente con il verbo telo. Es: sozo pai, ìsoza mini, sòzonta fai = posso andare, potevo aspettare, potendo mangiare. È usato anche come sostantivo, es: to fai guaddhi o guai = il magiare toglie i guai. Negli altri casi si ricorre al congiuntivo, es: devo mangiare, vogliamo bere = enghizi oppure enna fao, telome na pìome; per andare a Lecce = na pao oppure na pame es Luppiu. Per l' infinito usato come esortazione o comando si usa l'imperativo, es: camminare, andare via! = pretìsete, apate apode!

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