grico: lingua, cultura, tradizioni nei brani grichi di Martano


Ce tòa ìkhe apprezzatùru.	A quel tempo c'erano gli apprezzatori.
O padrùna ìkhe apprezzatùru dikò-ttu.	Il padrone aveva i suoi apprezzatori.
Ibbione pùru evò	Andavo anche io
n'apprezzèfso es alèe.	ad apprezzare ulive.
Ikhe o tìo Ppati.	C'era zio Pati (Ippazio)
O tìo Ppàti ìo prìma ka mèa.	Zio Pati lo faceva prima di me (l'apprezzatore).
Depòi o tìo Ppàti ìo kuriòso,	E poi zio Pati era un tipo curioso.
cìo eforìato	Egli aveva paura
kunossìa u t'òguenne ambrò.	casomai (qualche male intenzionato) gli si presentava davanti.
O tìo Pàti mìa forà ìkhe,	Zio Pati una volta aveva,
evàsta in èrnia cìo, de.	aveva l'ernia.
Ipe: "evò vastò in èrnia", ìpe:	Disse: "io ho l'ernia", disse.
"esù kànni plèo prèsta	"tu fai più presto
na pràtisi n'apprezzefsi.".	a camminare per apprezzare.".
"Eh", ìpa evò: "ka pào spirì	"(non fa niente)", dissi io, "andrò un po'
Plèon vàscia de!".	più piano.".
"ka in àddhin emèra", ìpe,	"L'altro giorno", disse,
"epìrta sto, pos ìggue,	"sono andato, come si chiamava,
sto konsijo.".	Da Consiglio.".
Ecìo ìone o kirùrgo pu Màddhie,	Questi era un chirurgo di Maglie,
ka ìone..	che era ...
Ce o konsìjo m'ùpe:	E il (dottore) Consiglio mi disse:
"Dèla, dèla", ìpe cìo,	"Vieni, vieni", disse,
"dèla ettù ka ettù us estiàzo òlu.".	"vieni qui che qui li aggiustiamo tutti.".
"Ma èvo forìome", ìpe o tìo Ppàti.	"Ma io avevo paura", disse zio Pati.
Ipe cìo, ìpe cìo: "mi forìstu,	Disse lui, disse lui (il dottore): "non aver paura,
ka èttu, ìpe, e' ssuccedèi tìpoti,	che qui", disse, "non succede niente,
pòddhin", ìpe, "pàsson akàto	al massimo", disse, "ogni cento
na pesàni èna", ìpe	può morire uno", disse ...
O messère.	Il dottore.
Ipe o messère ...	Disse il dottore.
Ce cìo mu kùnte emèna ùttu fàttu	E lui raccontava a me questi fatti
mòtti stèamo n'apprezzèfsume es alèe.	quando stavamo ad apprezzare le ulive.