Rize Griche: il portale del grico 🇬🇷
I verbi: la coniugazione.

La flessione dei verbi grichi
Inserire il verbo
Attiva:
Passiva:
Media:
Verbo:
Indicativo
Presente
evòregulèoioregolo
esùregulèi(s)
cinoregulèi
emìregulèome
esiregulète
ciniregulèune

Aoristo (passato prossimo e remoto)
evòregùlefsaioregolai
esùregùlefse(s)
cinoregùlefse
emìregulèfsamo
esiregulèfsato
ciniregulèfsane
Imperfetto
evòregùlona - oneioregolavo
esùregùle(s)
cinoregùle
emìregulèamo
esiregulèato
ciniregulèane

Trapassato
evòìkha regulèfsontaio avevo regolato
esùìkhe(s) regulèfsonta
cinoìkhe regulèfsontaegli ebbe regolato
emììkhamo regulèfsonta
esiìkhato regulèfsonta
ciniìkhane regulèfsonta
Congiuntivo
Presente
naregulèfso evòcheio regoli
naregulèfsi(s) esù
naregulèfsi cino
naregulèfsome emì
naregulèfsete esi
naregulèfsune cini

Trapassato
*kaevò ìkha regulèfsontache io avessi regolato
kaesù ìkhe(s) regulèfsonta
naìkhe regulèfsonta cino
naìkhamo regulèfsonta emì
naìkhato regulèfsonta esi
na ìkhane regulèfsonta cini
Imperfetto
naregùlona - one evòcheio regolassi
naregùle(s) esù
naregùle cino
naregulèamo emì
naregulèato esi
naregulèane cini

Passato
naìme|èkho regulà(t)a evò che io abbia regolato
naìse|èkhi(s) regulà(t)a esù
naè(kh)i regulà(t)a cino
naìmesta|èkhome regulà(t)a emì
naìsesta|èkhete regulà(t)a esi
naèkhune regulà(t)a cini
Condizionale
Imperativo
Imperfetto
evòregùlona - oneioregolerei
esùregùle(s)
cinoregùle
emìregulèamo
esiregulèato
ciniregulèane


Trapassato
evòìkha regulèfsontaio avrei regolato
esùìkhe(s) regulèfsonta
cinoìkhe regulèfsontaegli avrebbe regolato
emììkhamo regulèfsonta
esiìkhato regulèfsonta
ciniìkhane regulèfsonta
Imperativo
regùlaregùlefso esù regola tu
asregulèfsi
regulèome
regulèfsete
asregulèfsune

Gerundio
Presente
regulèontaregolando
passato
regulèfsontaavendo regolato

Participio
regulà(t)oregolato

Perfetto (passato prossimo)
ime | èkho regulà(t)a ho regolato

infinito
regulèfsiregolare



Forma Passiva

evòime regulà(t)oio sono regolato
evòìmona regulà(t)oioero regolato
evòìrta regulà(t)oio venni regolato
na ìme regulà(t)o evòcheio sia regolato
evòìme stammèna regulà(t)oiosono stato regolato
evòìkha stasònta regulà(t)oioero stato regolato


Note


Nella costruzione del passivo si è usato il verbo essere (ìme), tranne che per il passato in cui è stato usato il verbo venire (èrkome). Può succedere, quindi, che il participio possa interpretarsi come un attributo del soggetto. Le interpretazioni sono esatte in entrambi i casi. Es.: evò ìme vaftimèno = sono (vengo) battezzato (forma passiva); evò ìme vaftimèni = io sono battezzata (predicato nominale).
________________________________________________________Sebbene al participio è possibile la forma regulomèno o regulemmèno la forma normalmente usata è regulà(t)o
E' possibile coniugare anche verbi non presenti nella tabella dei verbi, in questi casi la coniugazione avviene per analogia e non ci sarà nessuna indicazione della coniugazione in italiano.

Se il verbo ha più significati verrà coniugato il primo di essi presente nella tabella dei verbi.
Le voci dei verbi poco usati o non più usati di cui non è possibile riscontrare tutte le voci, vengono coniugati per analogia.

Coniugazione media:
Inserire il verbo e selezionare l'opzione "media", es.: sianònno con l'opzione "media" sarà coniugato sianònnome;
oppure inserire direttamente "sianònnome".
In alcuni casi è utilizzabile soltanto la seconda opzione, ovvero inserire il verbo direttamente nella "forma media".

In alcuni casi nella prima persona singolare viene indicata più di una flessione. Anche se non idicata, la flessione vale per tutte le voci verbali che si rifanno a quella costruzione, p. e.: per "dìome = mi do", l'aoristo viene costruito con la forma "dòft-imo", ma nella prima persona viene indicato anche "edòs-imo", ciò vuol dire che tutte le voci verbali che si rifanno a all'aoristo ammettono come radice oltre che "doft", anche "dos": edosìmo , edosi..., na dosò, ..., dosònta, ecc.

Se il verbo inizia con un aumento, la "e" viene tolta, es: se si inserisce "epào" viene coniugato "pào".
Tuttavia, anche se nella tabella di norma non è indicato, si tenga presente che è abbastanza frequente l'uso dell'aumento in particolare nell'imperfetto e nell'aoristo soprattutto nelle persone del singolare, es.: efònasa - (e)fonàsamo.

Passato prossimo (perfetto):
- in alcuni paesi si costruisce col verbo avere, es: ekho pimèna, in altri (Martano) col verbo essere, es: ime pimèna.
- In alcuni casi vengono indicati più di un participio (es: mattemmèno - masomèno), in questi casi anche la flessione del primo termine è in "a", anche se riportata in "o".
Es: ime | ekho mattemmèna - masomèna.

*Nel trapassato del congiuntivo, ma vale anche per il passato, vengono indicate due possibbili costruzioni, che non sono equivalenti, con "ka" e con "na", es: pùru ka cìno to ìkhe meletìsonta... = anche se (che) lui lo avesse letto ...; na ìkhe meletìsonta cìo! = avesse letto (studiato) lui!

La seconda persona dell'imperativo termina con "o", ma se la voce è bisilabe di regola esce in "e", non di rado coesiste anche una forma in "a" con la radice del presente, es: àmposo - àmpa - 'mpòse

Nei verbi "eo", di origine italiana e a volte anche quelli grichi prevale un imperativo in "a" ed un participio in "a(t)o". Es:
fermèo:
imperativo: ferma; participio: fermào;
latrèo:
imperativo: latra; participio: latrào.

L'infinito è usato soltanto con il verbo sozo (potere) rarissimamente con il verbo telo. Es: sozo pai, ìsoza mini, sòzonta fai = posso andare, potevo aspettare, potendo mangiare. È usato anche come sostantivo, es: to fai guaddhi o guai = il magiare toglie i guai. Negli altri casi si ricorre al congiuntivo, es: devo mangiare, vogliamo bere = enghizi oppure enna fao, telome na pìome; per andare a Lecce = na pao oppure na pame es Luppiu. Per l' infinito usato come esortazione o comando si usa l'imperativo, es: camminare, andare via! = pretìsete, apate apode!

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