Rize Griche: il portale del grico 🇬🇷
I verbi: la coniugazione.

La flessione dei verbi grichi
Inserire il verbo
Attiva:
Passiva:
Media:
Verbo:
Indicativo
Presente
evòkafnìzoiofumo
esùkafnìzi(s)
cinokafnìzi
emìkafnìzome
esikafnìzete
cinikafnìzune

Aoristo (passato prossimo e remoto)
evòkàfnisaiofumai
esùkàfnise(s)
cinokàfnise
emìkafnìsamo
esikafnìsato
cinikafnìsane
Imperfetto
evòkàfnizaiofumavo
esùkàfnize(s)
cinokàfnize
emìkafnìzamo
esikafnìzato
cinikafnìzane

Trapassato
evòìkha kafnìsontaio avevo fumato
esùìkhe(s) kafnìsonta
cinoìkhe kafnìsontaegli ebbe fumato
emììkhamo kafnìsonta
esiìkhato kafnìsonta
ciniìkhane kafnìsonta
Congiuntivo
Presente
nakafnìso evòcheio fumi
nakafnìsi(s) esù
nakafnìsi cino
nakafnìsome emì
nakafnìsete esi
nakafnìsune cini

Trapassato
*kaevò ìkha kafnìsontache io avessi fumato
kaesù ìkhe(s) kafnìsonta
naìkhe kafnìsonta cino
naìkhamo kafnìsonta emì
naìkhato kafnìsonta esi
na ìkhane kafnìsonta cini
Imperfettox
nakàfniza evòcheio fumassi
nakàfnize(s) esù
nakàfnize cino
nakafnìzamo emì
nakafnìzato esi
nakafnìzane cini

Passato
naìme|èkho kafnimèna evò che io abbia fumato
naìse|èkhi(s) kafnimèna esù
naè(kh)i kafnimèna cino
naìmesta|èkhome kafnimèna emì
naìsesta|èkhete kafnimèna esi
naèkhune kafnimèna cini
Condizionale
Imperativo
Imperfetto
evòkàfnizaiofumerei
esùkàfnize(s)
cinokàfnize
emìkafnìzamo
esikafnìzato
cinikafnìzane


Trapassato
evòìkha kafnìsontaio avrei fumato
esùìkhe(s) kafnìsonta
cinoìkhe kafnìsontaegli avrebbe fumato
emììkhamo kafnìsonta
esiìkhato kafnìsonta
ciniìkhane kafnìsonta
ImperativoZx
kàfniso esù fuma tu
askafnìsi
kafnìzome
kafnìsete
askafnìsune

Gerundio
Presentez
kafnìzontafumando
passato
kafnìsontaavendo fumato

Participio
kafnimènofumato

Perfetto (passato prossimo)
ime | èkho kafnimèna ho fumato

infinito
kafnìsifumare


Note


E' possibile coniugare anche verbi non presenti nella tabella dei verbi, in questi casi la coniugazione avviene per analogia e non ci sarà nessuna indicazione della coniugazione in italiano.

Se il verbo ha più significati verrà coniugato il primo di essi presente nella tabella dei verbi.
Le voci dei verbi poco usati o non più usati di cui non è possibile riscontrare tutte le voci, vengono coniugati per analogia.

Coniugazione media:
Inserire il verbo e selezionare l'opzione "media", es.: sianònno con l'opzione "media" sarà coniugato sianònnome;
oppure inserire direttamente "sianònnome".
In alcuni casi è utilizzabile soltanto la seconda opzione, ovvero inserire il verbo direttamente nella "forma media".

In alcuni casi nella prima persona singolare viene indicata più di una flessione. Anche se non idicata, la flessione vale per tutte le voci verbali che si rifanno a quella costruzione, p. e.: per "dìome = mi do", l'aoristo viene costruito con la forma "dòft-imo", ma nella prima persona viene indicato anche "edòs-imo", ciò vuol dire che tutte le voci verbali che si rifanno a all'aoristo ammettono come radice oltre che "doft", anche "dos": edosìmo , edosi..., na dosò, ..., dosònta, ecc.

Se il verbo inizia con un aumento, la "e" viene tolta, es: se si inserisce "epào" viene coniugato "pào".
Tuttavia, anche se nella tabella di norma non è indicato, si tenga presente che è abbastanza frequente l'uso dell'aumento in particolare nell'imperfetto e nell'aoristo soprattutto nelle persone del singolare, es.: efònasa - (e)fonàsamo.

Passato prossimo (perfetto):
- in alcuni paesi si costruisce col verbo avere, es: ekho pimèna, in altri (Martano) col verbo essere, es: ime pimèna.
- In alcuni casi vengono indicati più di un participio (es: mattemmèno - masomèno), in questi casi anche la flessione del primo termine è in "a", anche se riportata in "o".
Es: ime | ekho mattemmèna - masomèna.

*Nel trapassato del congiuntivo, ma vale anche per il passato, vengono indicate due possibbili costruzioni, che non sono equivalenti, con "ka" e con "na", es: pùru ka cìno to ìkhe meletìsonta... = anche se (che) lui lo avesse letto ...; na ìkhe meletìsonta cìo! = avesse letto (studiato) lui!

La seconda persona dell'imperativo termina con "o", ma se la voce è bisilabe di regola esce in "e", non di rado coesiste anche una forma in "a" con la radice del presente, es: àmposo - àmpa - 'mpòse

Nei verbi "eo", di origine italiana e a volte anche quelli grichi prevale un imperativo in "a" ed un participio in "a(t)o". Es:
fermèo:
imperativo: ferma; participio: fermào;
latrèo:
imperativo: latra; participio: latrào.

L'infinito è usato soltanto con il verbo sozo (potere) rarissimamente con il verbo telo. Es: sozo pai, ìsoza mini, sòzonta fai = posso andare, potevo aspettare, potendo mangiare. È usato anche come sostantivo, es: to fai guaddhi o guai = il magiare toglie i guai. Negli altri casi si ricorre al congiuntivo, es: devo mangiare, vogliamo bere = enghizi oppure enna fao, telome na pìome; per andare a Lecce = na pao oppure na pame es Luppiu. Per l' infinito usato come esortazione o comando si usa l'imperativo, es: camminare, andare via! = pretìsete, apate apode!

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